Dal 15 al 17 marzo si è svolta a Duesseldorf, in Germania, ProWein, una importante fiera internazionale dedicata al vino. Anche quest’anno abbiamo avuto l’occasione di rincontrare i nostri amici e clienti, ma ci è rimasto anche del tempo per conoscere nuove cantine e nuovi prodotti.
I nostri amici della cantina San Michele (Capriano del Colle, Brescia) ci hanno fatto assaggiare la loro ultima creazione. Otten è un Trebbiano ottenuto per circa la metà da uve stramature leggermente botritizzate in pianta. È un vino particolare e versatile, che si abbina perfettamente a risotti o crostacei, ma che si può anche degustare da solo, come vino da meditazione. Abbiamo anche riassaggiato l’intera gamma di San Michele che si conferma un produttore elegante e molto originale.
Il nostro amico Walter della Cantina Aldeno (Trentino), cordiale e appassionato come sempre, ci ha presentato in anteprima il Moscato Giallo Bio Vegan. Un bianco esuberante, accattivante al naso e pieno al palato. Sarà in degustazione a VinItaly e siamo certi che sarà un successo. Fra gli altri vini di questa dinamica cantina trentina, l’Altinum Riserva, un fragrante metodo classico a base di Chardonnay e Pinot Nero.
La nostra amica Micaela di Vini Rizzi (Veneto) ci ha fatto scoprire il Lugana Tenuta Leone e l’Amarone Ca’ del Lupo. Davvero ottimi entrambi, ma il secondo ci ha colpito in maniera particolare per complessità e struttura.
La Cantina Ferruccio Deiana (Sardegna) ci ha accolto con la calda ospitalità di sempre e ci ha fatto viaggiare per le campagne della Parteolla con i suoi vini eleganti. Fra i rossi, i classici Karel (da uve Monica) e Sileno (un Cannonau), e il top di gamma Ajana, un raffinato blend di Cannonau, Carignano e Bovale. Come bianchi, due Vermentini (il fruttato Donnikalia e il complesso Arvali), il Pluminus, un originale blend di Vermentino e Nasco, fermentato in piccole botti di rovere francese, e il delizioso Oirad, un passito ottenuto da Moscato, Malvasia e Nasco.
Ma in una piazza così importante come ProWein bisognava anche andare alla scoperta di nuovi vini. Fra gli italiani, abbiamo conosciuto i simpatici fratelli Focacci, cioè Gino, Antonio e Anna Maria, dell’azienda toscana Bartoli Giusti (foto in apertura). Il loro Brunello di Montalcino ci ha regalato delle belle emozioni, con il suo colore rosso rubino intenso e il suo sapore armonico ed elegante. La Tenuta Asinara, della Sardegna, è stata una bella scoperta per la grande personalità che è riuscita a dare ai vitigni tipici dell’isola. Gabbas, pluripremiato produttore del centro Sardegna, ci ha fatto assaggiare un paio di eccellenti Cannonau.
E poi abbiamo scoperto tanti vini fatti in diverse parti del mondo. Fra le cose migliori, i prodotti di Pamukkale (Turchia), Vina Robles (California) e Vin Du Cap (Sud Africa). Ci auguriamo che anche i vini di qualità di questi produttori stranieri arrivino presto sugli scaffali delle troppo campaniliste enoteche italiane!
Riordinando foto e brochure della sempre piacevole avventura tedesca, ci prepariamo per l’imminente Vinitaly. Grazie ProWein, grazie amici, all’anno prossimo!
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