La pagina aziendale su Facebook è spesso il primo passo che compiono le aziende quando decidono di essere presenti sui social. Ma aprire una pagina Facebook e, magari, investire in pubblicità non basta per essere presenti.
Nella maggior parte dei casi quando si parla di presenza non si da abbastanza peso alla parola. Essere presenti significa “esserci” ovvero portare il proprio essere in un dato luogo o in una data situazione: dunque per essere veramente “presenti” sui social, bisogna che l’azienda esista all’interno di quel luogo.
Capita di rimanere delusi quando si va in cerca di informazioni e ci si imbatte in una carrellata di grafiche, anche ben fatte, ma senza anima; si capisce che le immagini che si hanno davanti agli occhi sono state preconfezionate in blocco e messe in programmazione una dietro l’altra e, allo stesso tempo, si evince che non “c’è” nessuno dietro quelle righe e quelle foto.
Per non parlare delle aziende che hanno tantissimi Like sulla pagina, ma che non hanno un minimo di interazione con i followers: ciò fa dedurre che quei Mi piace siano stati “comprati” per mostrare di avere un certo seguito, ma ormai chi ci crede più se non si vede il minimo coinvolgimento? L’interazione, a monte, richiede presenza, trasmissione di informazioni, bisogna anche esporsi e rischiare, ma da questo impegno, per molti quotidiano, arrivano le risposte da persone vere che iniziano a frequentare la pagina ed essere presenti, a volte, al pari di chi le gestisce.
Queste persone son le stesse che si lasciano incuriosire dalle informazioni che dai, comprano il prodotto e lo recensiscono pubblicamente e, se il prodotto è buono, aumentano la tua credibilità, non solo online. Fare delle campagne per promuovere la propria pagina web è molto utile a patto che poi non la si trascuri.
Chi si occupa di food & wine sa bene cosa significhi “nutrimento” ed è con questo concetto che deve nutrire la propria pagina: dare più informazioni sulla propria azienda e sui propri prodotti. Parlare dei propri collaboratori, accompagnare l’utente nell’apprendere il percorso di realizzazione del prodotto e informarlo sulla sua composizione.
Non va dimenticato che anche l’azienda più grande dipende dalla scelta quotidiana della singola persona che va a fare la spesa, ora questa persona è anche presente sui social e, sempre più spesso, li utilizza per cercare informazioni relative ai prodotti che pensa di acquistare. Dunque una buona gestione della pagina facebook può influire nella scelta cosciente di tanti possibili clienti.
Non è un obbligo, ma le informazioni che nutrono la pagina portano l’azienda ad essere veramente presente all’interno del social network e allo stesso tempo forniscono più informazioni agli utenti: quelle che consentiranno loro di capire se ciò che viene prodotto è quello che cercano e se quella che leggono è l’azienda che vogliono supportare.
Chi desidera documentarsi prima di scegliere ciò di cui alimentarsi preferisce un prodotto che ha imparato a conoscere a uno di cui ignora la provenienza. Sarebbe saggio dunque, per un’azienda che ha il “nutrimento” come mission, iniziare a nutrire la propria pagina Facebook. E tu, quanto nutri la tua pagina Facebook? Di cosa la nutri?
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