Deperu-Holler è il sogno divenuto realtà di Carlo Deperu, sardo ed enologo, e Tatiana Holler, brasiliana, moglie di Carlo e responsabile commerciale della cantina. Carlo e Tatiana si sono conosciuti a Milano, ma presto hanno deciso di lasciare la città e si sono dedicati a costruire una famiglia e una cantina in Sardegna. Per la precisione, la tenuta Deperu-Holler si trova all’interno della DOCG del Vermentino di Gallura, quasi al confine con la regione storica dell’Anglona, più o meno a metà strada fra Sassari e Olbia e a due passi da Castelsardo.

Abbiamo conosciuto i produttori mentre visitavamo il vicino paese di Perfugas (importante centro archeologico), e Tatiana ci ha invitati a una degustazione che aveva organizzato presso la tenuta nel pomeriggio.

Lu Scupaggiu è il nome dalla località che ospita il corpo principale dei 6 ettari di vigneti e la cantina. Carlo e Tatiana ci hanno accompagnato in una visita alle vigne e agli impianti di fermentazione e maturazione. La cantina segue pratiche di produzione ispirate alla massima attenzione per l’ambiente naturale e per la salubrità dei vini. La viticoltura è condotta con tecniche non invasive e sfrutta i favori del terroir: suolo calcareo, presenza d’acqua, clima mite, secco e ventilato. Le uve fermentano grazie a lieviti indigeni e il vino evolve senza l’aggiunta di prodotti di sintesi ma sotto il costante occhio vigile dei produttori.

wine tasting Deperu Holler

 

Per la degustazione ci siamo spostati sotto una grande quercia dove era stato allestito un tavolone imbandito con cibi locali: formaggi, ricotta, e prodotti dell’orto dei Deperu-Holler.

La luce del tardo pomeriggio illuminava le vigne, che digradano verso un placido lago sul fiume Coghinas, su cui si specchiano i graniti rossi di Monte Ruiu. In fondo, una torre medievale domina la valle. Fu innalzata verso la fine del XIII secolo dai Doria, famiglia genovese che all’epoca controllava tutta la zona.

Siamo stati raggiunti da altre due coppie di wine lover, e Carlo e Tatiana ci hanno presentato due vini: Fria e Maria Tzufia.

 

Fria, Vermentino di Gallura DOCG 2019, 14% alc/vol

Fria Vermentino DOCG degustazione

 

Le uve di Vermentino, raccolte a mano e selezionate, sono lasciate a macerare sulle bucce per 24 ore. In accordo alla filosofia di produzione, il vino non è chiarificato né filtrato, e non contiene prodotti di sintesi aggiunti.

Nel bicchiere appare di un colore giallo paglierino brillante. Al naso emergono i fiori bianchi e gli agrumi, e si distinguono alcune note minerali. In bocca incontriamo un vino di media struttura, e spiccano acidità e salinità, caratteristiche tipiche del terroir gallurese.

Si accompagna bene con una varietà di portate a base di pesce o frutti di mare, oltre che con fresche insalate.

 

Maria Tzufia, Bianco Isola dei Nuraghi IGT 2019, 13,5% alc/vol   

Degustazione Vermentino naturale

Questo vino si ottiene da uve Moscato di Tempio (70%) e Vermentino (30%), una parte delle quali sono lasciate macerare per 10 giorni. Di un giallo dorato intenso, al naso è assai aromatico, con sentori di albicocca e agrumi canditi, ma anche note erbacee e minerali. In bocca è ben secco e morbido, con un finale lungo.

Maria Tzufia è ottimo con sushi, risotti di crostacei, grigliate di pesce, carni bianche e formaggi a pasta media.

Vuoi far conoscere i tuoi vini? Contattami via mail: p.lostia@huboftaste.com

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