Internazionalizzazione: Idee per sviluppare i contenuti Social.

Come dicevo in un articolo precedente, è innegabile che una delle preoccupazioni principali di una comunicazione efficiente sia la “localizzazione” dei contenuti per ogni paese obiettivo. In questo blog post, ti presento una breve guida, divisa per canali social, allo sviluppo di contenuti orientati alla internazionalizzazione dell’azienda:

Website: Dovresti pensare a un sito integrato con i tuoi profili social e a realizzare versioni delle pagine per ogni lingua d’interesse, anche solo usando traduzioni accurate. Una novità è il sito web multiregionale, che permette specificamente di rivolgersi a utenti di Paesi diversi, e non solo di lingua diversa. Ricordati poi di non sovraccaricare con troppi dettagli (less is more).

Blogging on site: Qui racconterai storie, darai dei consigli, collaborerai con gli addetti del settore e con altri blogger. Il blog è lo strumento ideale per diffondere l’identità della tua azienda. Dovrai stabilire usa serie di temi e svilupparli in maniera personale attraente.

Newsletter: Le sottoscrizioni alla newsletter si faranno direttamente dal tuo website. La newsletter sarà utile per la creazione di un network e per la condivisione di conoscenze e consigli. I temi proverranno specialmente dal tuo ascolto della rete, dal tuo blog e dai tuoi canali social.

Pagina aziendale Google+: Google+ è il social di Google ed è pensato per offrire pagine di arrivo dirette a seguito delle ricerche su Google (landing page). La foto di copertina e il logo hanno l’importante compito di dare una prima impressione dell’azienda. La descrizione dell’azienda dovrà contenere le parole chiave specifiche del proprio settore. È anche importante collegare tale pagina aziendale al sito web. Puoi gestire il tuo pubblico attraverso le “cerchie“ per la condivisione dei contenuti, fare un diario con news e postare informazioni nella lingua d’interesse (in mancanza di un target specifico, privilegiare comunque l’inglese: è di gran lunga la lingua più diffusa sul web, anche tra non madrelingua).

YouTube: Lo puoi utilizzare come canale per un video-giornale mensile di news. I video possano anche essere sottotitolati in diverse lingue. Dovrai prestare particolare attenzione alle descrizioni e ai tag (che favoriscono il traffico e la reputation) e dovrai tenere il canale aggiornato. Inoltre, portai creare playlist specifiche (eventualmente anche divise per paesi e per lingua), e potrai condividere una varietà di momenti della vita aziendale.

Twitter: È un ottimo strumento sia per il B2B che per il B2C, e con una forte propensione internazionale. All’inizio dovrai cercare account interessanti da seguire, partendo anche da profili di news del settore, concorrenti o fornitori. La tua presenza dovrà essere giornaliera, con un’attiva partecipazione alle discussioni. Fondamentale sarà la creazione di hashtag che possano avere senso in tutte le lingue.

Facebook: L’ideale sarebbe avere una pagina per lingua o, ancora meglio, per paese. Potrai caricare foto e video e condividerli; pubblicare contenuti creati dai tuoi distributori o clienti esteri; creare dei contenuti “locali”.

LinkedIn: Il canale B2B per eccellenza si sta evolvendo come marketplace internazionale. Sulla tua pagina aziendale dovrai cercare di diffondere blog post e notizie aziendali. Costruirai un network intorno alla tua area di interesse o ai mercati target e parteciperai ai gruppi di discussioni per collaborare e dare un valore aggiunto entro l’importante cerchia dei professionisti.

Questi dunque sono alcuni dei canali più utilizzati nel social media marketing. Dedica anche del tempo a osservare come li usano i player dei tuoi mercati target. Una volta che ti sei fatto un’idea, pianifica la tua strategia in base ai paesi specifici (internazionalizzazione); se non disponi delle risorse appropriate, fatti aiutare da professionisti. È meglio investire più tempo e più risorse che creare un’immagine poco adeguata o essere costretti ad abbandonare i canali che non riesci più a gestire.