Le chiusure commerciali a catena dovute alla pandemia di COVID-19 (venditori, distributori, fornitori e produttori) hanno avuto effetti pesanti anche sul mercato del vino. Nello stesso tempo, anche il mercato del vino ha seguito la tendenza generale e si è spostato in parte sul web.
Le vendite online di vino sono aumentate in modo esponenziale, dando così impulso a un’abitudine di acquisto che, almeno in Italia, rimaneva un’opzione di minoranza. Con i bar e i ristoranti chiusi e con la necessità di passare il tempo libero in casa, molti consumatori italiani hanno scoperto le enoteche digitali e i negozi elettronici delle cantine, che in numero sempre maggiore hanno saggiamente deciso di vendere online i loro vini.
Se, da un lato, comprare a distanza implica rinunciare al rito dell’assaggio (ancora tipico di gran parte dei ristoranti e dei migliori wine bar), dall’altro non cambia tanto rispetto all’acquisto in enoteca o al supermercato. Semmai, visitare un ecommerce ha anzi alcuni importanti vantaggi. Per esempio, permette di non avere fretta durante il processo di acquisto, e di consultare con calma le schede informative e degustative dei vini (sempre che il titolare dell’ecommerce sia stato abbastanza accorto da renderle disponibili). In secondo luogo, non diversamente che per altri tipi di prodotti, anche comprare online dei vini è senza dubbio assai comodo.
D’altro canto, l’acquisto via ecommerce ha i suoi svantaggi rispetto all’acquisto offline, che però possono diventare facilmente delle semplici caratteristiche distintive, se solo si ha la pazienza di abituarsi.
Per esempio, è ancora normale pagare le spese di spedizione (le bottiglie di vino pesano). Tuttavia, di solito, ogni cantina stabilisce una soglia minima di acquisto che dà diritto alla spedizione gratuita. Dunque, se proprio non si vuole aggiungere la spesa del corriere, allora basta decidere di acquistare più bottiglie insieme, invece che farlo volta per volta. Generalmente le grandi enoteche digitali offrono spese di spedizione più basse. Ecco una buona idea: compra due cartoni misti da un’enoteca digitale, prova i vini, scegli i tuoi preferiti, e la volta successiva fai un acquisto mirato direttamente dall’ecommerce del produttore, comprando più bottiglie e approfittando della spedizione gratuita.
Ma perché non continuare a comprare sempre dalle grandi enoteche? Perché invece dovresti comprare soprattutto dai negozi online dei produttori? Mi vengono in mente 4 buone ragioni.
4 ragioni per comprare dal negozio digitale di un produttore invece che da un’enoteca online
Ragione #1: bere bene significa dare valore a chi dà valore al vino
Fare vino di qualità richiede impegno e sacrificio. Ma sul mercato si trovano anche tanti vini mediocri, spesso spacciati per vini di qualità. Oltre a questi, ci sono anche tanti vini di qualità prodotti in grande quantità da grosse cantine, e venduti a prezzi assai accessibili. Per i produttori medi e piccoli non è facile sostenere la competizione di questi prodotti. Perciò, comprare da un produttore medio o piccolo può davvero servire a sostenerlo e a far sì che tu possa continuare a trovare i suoi vini ‘boutique’ sul mercato.
Ragione #2: bere bene significa imparare a bere bene
Un consumatore di vino attento, cioè un vero wine lover, è un consumatore paziente e curioso, che ama allargare e approfondire le sue conoscenze senza fretta. D’altro canto, dopo un po’ è anche tipico sviluppare gusti e preferenze personali; per un certo vitigno, una certa area geografica di origine, un certo gruppo di cantine o addirittura un certo produttore in particolare. In effetti, più andrai avanti con le tue esplorazioni e più tenderai a cercare e a consumare una categoria ristretta di prodotti. Perciò, vale la pena impegnarsi da subito e cercare di capire chi esattamente produce i vini giusti per te. E, una volta che l’avrai capito, non avrai dubbi e sceglierai di comprarli da chi, come te, quei vini li ama davvero: il produttore.
Ragione #3: il vino è un prodotto molto delicato e nessuno lo sa meglio di chi l’ha fatto
Se ami il vino, allora avrai certamente sentito parlare della cosiddetta temperatura di servizio, cioè della temperatura ideale a cui ogni tipologia di vino andrebbe preferibilmente servita. È un parametro abbastanza rilevante, ma ce n’è un altro che invece è davvero importante: la temperatura di conservazione del vino.
A differenza che per la temperatura di servizio, la temperatura di conservazione è unica per tutti i vini e varia da 10 a 15 °C circa. Lascia un vino (in certi casi anche per un tempo relativamente breve) in un ambiente troppo freddo o troppo caldo, e quasi certamente lo danneggerai. Similmente, esponi anche per poco tempo una bottiglia di vino alla luce solare diretta o a una forte luce artificiale, e quasi certamente sentirai aromi e sapori spiacevoli. Se pensi di conservare nella tua cantina una bottiglia per lungo tempo, allora tienila orizzontale, in modo che il tappo rimanga umido e così aderisca bene al collo della bottiglia, impedendo all’aria di penetrare: troppo ossigeno può rovinare irrimediabilmente un vino. (Se il tappo è di plastica o di altro materiale diverso dal sughero, allora i rischi sono minori.)
Ma, a meno che tu non compri bottiglie soprattutto per collezionarle, tutto ciò non vale solo dopo che hai acquistato le bottiglie, ma anche e soprattutto prima, mentre il vino è ancora in magazzino. Chi pensi che sarà più interessato a conservare bene il vino: un grosso rivenditore o il produttore?
Non voglio dire che le grosse enoteche tendono a conservare il vino in condizioni non adatte. Voglio dire invece che i produttori di vini di qualità staranno certamente più attenti. Una grossa enoteca deve gestire grosse quantità e il controllo sulle singole bottiglie è più complicato. Inoltre, una grossa enoteca può sostenere senza troppe difficoltà un certo calo di vendite di bottiglie che hanno manifestato dei difetti. Ma, dato che i magazzini di questi negozi contengono vini di decine o centinaia di produttori diversi, i difetti di conservazione tendono a distribuirsi fra le varie etichette. Invece, per un singolo produttore, specialmente se è medio o piccolo, una partita, un lotto o anche solo alcuni cartoni difettosi possono avere conseguenze pesanti. E perciò starà molto più attento all’immagazzinamento delle scorte. Dunque, se vuoi minimizzare il rischio di ritrovarti con bottiglie difettose, allora dovresti acquistare i vini direttamente dai produttori.
Ragione #4: le enoteche non vendono tutto.
Considera infine che l’aumento degli ecommerce di proprietà implica che sempre più produttori tendono a vendere i propri vini direttamente, e dunque che i vini prodotti in quantità medie o piccole, in particolare, sono più difficili da trovare nelle grandi enoteche online. Perciò, acquistando solo da queste, rischi di non provare mai tanti vini di qualità, comprese diverse gemme grezze (per l’acerba ‘marketizzazione’).
Spero che tu trovi convincenti le ragioni proposte in questo blog post. In ogni caso, i tuoi commenti sono benvenuti.
Puoi approfondire il tema dell’ecommerce dei vini leggendo il libro di Susana Alonso, Digital Wine Marketing: Guida alla promozione online del vino e dell’enoturismo, e in particolare il capitolo 10.
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