Sempre più aziende e professionisti sono propensi a lavorare con lo storytelling del vino. Se ci hai badato, infatti, ogni strategia di marketing include sempre qualche consiglio che riguarda questo tipo di comunicazione. Cosa si intende, però, con questo termine e perché è importante capire come utilizzarlo?
Considera che l’arte del racconto ha origini antiche: tutti i popoli, infatti, hanno utilizzato le forme di narrazione (orale e scritta) per tramandare le tradizioni, la conoscenza, le memorie. Oggi quest’arte si accompagna a nuove esigenze e, in particolare nel marketing, lo storytelling è utilizzato soprattutto per comunicare un prodotto, un servizio o un brand ad un cliente (o un potenziale tale) utilizzando le leve emotive, tipiche dei racconti, per emozionare e coinvolgere le persone ad un livello profondo. Non è fondamentale, quindi, solo saper scrivere bene; bisogna, invece, seguire determinate regole e cogliere tutte le sfumature di una narrazione efficace ed empatica.
Tecniche utilissime che diventano interessanti per chi ha un’azienda vinicola e vuole trovare il modo giusto di raccontare la storia della propria famiglia oppure per chi vuole fare storytelling del vino sui propri prodotti, sia sui social che nel blog aziendale. Vediamo meglio di cosa stiamo parlando, qualche esempio utile e quali sono le tecniche che puoi prendere in prestito per il tuo brand.
Cos’è lo storytelling e perché dovresti usarlo per migliorare il tuo marketing
Lo storytelling, prendendo a prestito la definizione della Treccani, è “l’arte di scrivere o raccontare storie che riescono a catturare l’attenzione e l’interesse del pubblico”. In un qualche modo, quindi, la narrazione riesce a creare una connessione tra chi espone e chi recepisce la storia.
Perché mai un brand dovrebbe raccontarsi o narrare il proprio prodotto aggiungendo enfasi ed emozione al testo? In realtà la risposta è semplice: le storie hanno un valore che le persone riconoscono e da cui rimangono affascinate. Sono capaci di trasmettere valori, ideali, radici e far sentire chiunque parte di una narrazione, di un gruppo condiviso.
Oggi si hanno a disposizione moltissimi prodotti e servizi, spesso molto simili. Se ci pensi bene le persone che acquistano un prodotto lo scelgono rispetto ad un altro perché trovano la sua storia interessante, condividono i valori dell’azienda o rivedono interessi comuni. La stessa cosa, per esempio, succede quando anche si acquista una bottiglia di vino: quella bottiglia può riportare alla mente della persona che l’ha scelta determinati ricordi oppure racchiudere dentro di sé una storia di famiglia o di valorizzazione del territorio appassionante. Insomma… un brand che si sa raccontare, che sa offrire qualcosa di diverso e che è capace di emozionare può dare una svolta interessante al proprio business.
Perché questo succede? Perché le storie vengono mediamente ricordate 22 volte in più rispetto ai soli fatti accaduti e perché ispirano le persone. Un dato diffuso da Lilah Jones, Head of Corporate Sales at Google, ed emerso nel corso dell’incontro “XDay 2021 | Getting to Yes: Using Research & Data to tell the right story to the right people”.
XDay 2021 | Getting to Yes: Using Research & Data to tell the right story to the right people
Dunque, la mente umana risponde meglio alla narrazione e quando racconti una storia i clienti non vedono più il marchio che vuole vendere un prodotto o un servizio ma un brand riconoscibile, amato e condiviso.
Le persone, infatti, sono sempre più attratte dai valori e dalle esperienze che possono provare acquistando un prodotto o un servizio: se non rimarranno deluse questa è la migliore base per creare una relazione solida e duratura.

Blog post di Babich wines
Storytelling: i vantaggi delle storie per il tuo business
Lo abbiamo già anticipato: le storie hanno un grande potere.
In particolare:
- Aumentano la reputazione sociale del brand e lo fanno riconoscere ad occhi chiusi. Creano identità e consapevolezza sul valore del servizio e del prodotto.
- Rendono familiare un brand e creano empatia. Umanizzando il brand si accorciano le distanze con le persone, migliorando anche la relazione con il cliente.
- Trasmettono fiducia. Una storia che è in grado di raccontare l’unicità, la personalità e i vantaggi di un servizio e/o di un prodotto suscita grande stima.
- Sono persuasive. A parità di funzione si tenderà a scegliere il prodotto che appaga di più le emozioni.
Ecco perché chi lavora nel mondo del vino (che siano cantine, blogger, marketer,…) dovrebbe lavorare meglio sullo storytelling e inserirlo nella propria strategia di marketing. Come si fa? Vediamolo subito.
Raccontare l’azienda vinicola tra corporate e product storytelling
Come abbiamo anticipato, lo storytelling aziendale è una tecnica fondamentale da utilizzare se vuoi iniziare a raccontare efficacemente la tua azienda, usando le emozioni per avvicinarti al target e generare empatia. Ogni azienda pensa di offrire qualcosa di unico, ma il mercato del food e wine è molto competitivo. Dunque: come si può narrare il brand al meglio?
Fornire informazioni generali sul tuo lavoro o sull’azienda non basta più: meglio impegnarsi nel realizzare racconti in grado di ispirare, coinvolgere, emozionare. Devi riuscire, cioè, a raccontare il brand in modo chiaro, usando sia le immagini che le parole, sfruttando ogni strumento a tua disposizione in modo da creare un’identità o rafforzare il tuo brand e renderlo unico, diverso e riconoscibile rispetto a tutti gli altri.
Raccontare la storia di famiglia, le persone che ogni giorno lavorano in cantina, sia in magazzino che tra i filari oppure, ancora, narrare il periodo della raccolta utilizzando parole semplici e immagini realistiche è l’ideale per iniziare un percorso di storytelling vinicolo.
A questo è bene affiancare una strategia di product storytelling, incentrata non più solo sull’azienda e le sue storie, i suoi valori e punti di forza, ma sui prodotti e i servizi offerti integrandola narrazione con le esperienze uniche e personali vissute dai propri clienti. L’ideale, come già ti abbiamo suggerito, è utilizzare tutti gli strumenti possibili per farlo, dai testi ai video, dalle immagini ai suoni.
C’è storia e storia
Se vuoi cimentarti nel wine storytelling ricorda che le storie non sono tutte uguali e le persone – come abbiamo più volte sottolineato – amano i racconti significativi, memorabili e che sono in grado di identificare in modo inequivocabile il brand. Le storie passano per i social ma anche offline: anche il logo aziendale e le etichette del vino, per esempio, hanno un ruolo fondamentale e devono essere non solo accattivanti ma in grado di comunicare cosa c’è dietro ad un vino o alla tua azienda.
Non c’è dubbio sul fatto che il valore narrativo è al centro dello storytelling: ora, però, cerchiamo di capire come imbastire una storia per il business.
- Decidi cosa raccontare. Non puoi raccontare tutto: seleziona cercando di capire cosa può davvero interessare ai tuoi interlocutori. Se stai facendo storytelling social può essere utile mettere in pratica il listening e determinare chi sono le tue buyer personas.
- Stabilisci gli obiettivi della storia. In questo caso specifico devi valutare se, in base agli obiettivi che hai stabilito, la tua azienda è solo una parte della storia e se c’è altro che vale la pena essere raccontato.
- Definisci gli strumenti. Valuta quali strumenti sono più appropriati per la tua narrazione tra foto, video, parole, suoni,…
- Verifica la coerenza. In questa fase devi verificare che il racconto sia coerente rispetto agli obiettivi così come lo strumento che hai scelto per quel tipo specifico di narrazione.
Prendiamo ad esempio una cantina. Ecco un pratico esempio di cosa devi fare, step by step:
- Comprendi il tuo marchio, i tuoi valori, l’ambientazione. Perché il tuo brand è unico e perché la tua azienda produce vino?
- Alle origini dell’azienda ci sono basi romantiche (come un paesaggio meraviglioso, rigoglioso, tramandato da molte generazioni) o un riscatto dell’eroe (il proprietario dopo un fallimento ha deciso di dedicarsi alla sua passione)?
- Hai superato un ostacolo come un periodo di siccità o altri imprevisti? In questo caso, le persone possono identificarsi con la tua vittoria e condividere questo traguardo.
- Hai una storia di famiglia particolare da raccontare? La cantina è stata fondata da un parente lontano o rilevata da una coppia giovanissima che crede nell’agricoltura?
- Il luogo o il territorio in cui ha sede la tua azienda è particolare?
- Cosa rende unico il tuo prodotto? Quali persone lavorano nella tua azienda ogni giorno e contribuiscono a portare avanti i tuoi valori?
- Ci sono particolarità o curiosità che riguardano la tua cantina, come un antico stemma o una leggenda?
- Definisci e cura i personaggi. In un’azienda vinicola, per esempio, oltre ai proprietari possono essere coinvolti i dipendenti per raccontare la vita quotidiana e lavorativa. Rappresentano un punto di forza perché sono persone con obiettivi reali che possono esaltare l’amore per il loro lavoro. Anche i clienti possono far parte del tuo racconto: se nella tua azienda organizzi degustazioni o particolari tour tra i vigneti puoi mostrare come vivono questi momenti (magari concentrandoti sull’impatto che l’azienda può avere su di loro). Infine, anche i fondatori devono raccontarsi (Hai trovato l’amore in azienda? I tuoi figli trascorrono le loro giornate giocando tra i vigneti?). Cerca di capire cosa può arrivare al cuore delle persone; inoltre, per creare emozioni cerca di rendere il più possibile umana la tua azienda.
Una volta che hai chiaro ciò che rende unico il tuo business ricorda di trovare il tono di voce più adatto per raccontare la tua storia, preferendo un linguaggio semplice, diretto e immediato.
La sfida del digital wine storytelling
Oggi per raccontare la tua azienda hai davanti a te moltissime opportunità: puoi utilizzare piattaforme diverse, che si rivolgono a target specifici per realizzare contenuti multimediali in grado di raggiungere un pubblico sempre più vasto.
In questo caso, devi aprirti ai concetti di crossmedialità e transmedialità per adattare il racconto ai diversi mezzi di comunicazione digitali utilizzando stili differenti che possono accrescere l’evoluzione del racconto, sia online che offline, creando una narrazione immersiva e quanto più completa possibile.
In particolare, se vuoi fare storytelling online devi rispondere alle regole del mondo digitale, rispettando non solo le esigenze del pubblico ma anche le regole di forma e di lunghezza, definendo per bene i tuoi obiettivi. Di quali strumenti ti puoi servire?
- Sito e blog. Per costruire una strategia di storytelling all’interno del tuo sito scegli le parole giuste che parlano di te, della tua storia o della tua azienda. Individua a chi ti vuoi rivolgere e poi scegli parole che si distinguono dagli altri, che fanno emergere la tua personalità e che possono creare empatia con l’utente. Ad esempio, per realizzare la sezione “chi siamo” evita parole vuote e prive di significato. Racconta, invece, chi sei tu, in cosa ti distingui dagli altri, perché vali. Hai un blog? Allora puoi raccontare quali esperienze si possono provare bevendo un vino, raccontare come è nato un nato prodotto, oltre ad aggiungere case study.
- Newsletter. Puoi dedicare alcune newsletter a racconti aziendali o a campagne di valore (di rispetto ambientale, per esempio). Puoi creare una sorta di articolo con immagini, grafiche e link utili dedicati ad approfondimenti.
- Instagram e Facebook. Instagram e Facebook sono social perfetti se vuoi creare connessioni immediate e sincere con il pubblico. Puoi condividere foto, video, stories e altri contenuti in grado di coinvolgere il tuo target e ottenere delle reazioni immediate. Puoi mostrare le fasi di lavoro (con le persone che lavorano alla vigna o intenti nell’imbottigliatura), mostrare come si realizza un’etichetta e altre situazioni che una persona può dare per scontate ma che, invece, hanno moltissimo valore a livello sociale.
- TikTok. In questo caso, per attirare la Generazione Z su TikTok bisogna trovare il modo di creare un’esperienza realizzata su misura per l’utente che lo renda non solo un consumatore ma parte del brand. Puoi coinvolgere gli utenti in sfide, quiz, creare dei racconti virali e partecipativi per renderli co-protagonisti della storia.
- Video. Un mezzo veloce, immersivo e di grande impatto che, grazie alla forza delle immagini, dei suoni (e talvolta delle parole) massimizza la carica emotiva. Per ottenere i massimi risultati devi lavorare molto sull’inizio e la fine del video per catturare l’attenzione e offrire un momento catartico.
Come realizzare uno storytelling efficace
Non esiste una strategia di storytelling valida per tutti coloro che lavorano nel mondo del vino: ogni cantina, ogni marketer, ogni sommelier e blogger deve cercare la propria chiave di successo.
Ci sono però alcuni consigli utili che puoi seguire sempre. Tra questi:
1.Cerca di capire chi sei
Inizia a rispondere a delle domande semplici sul tuo tipo di attività e usa le risposte per individuare al meglio cosa rappresenta il tuo brand. Ad esempio: “Come è nata la tua attività o cantina?”, “Quali sono i valori a cui tieni?”. Ogni informazione ti sarà utile per impostare la tua strategia di storytelling.
2.Analizza i competitor
Di certo conosci i tuoi competitor. Bene. Ora stabilisci quali sono i tuoi punti di forza e in cosa ti differenzi da loro. L’unicità sarà la forza del tuo brand.
3.Studia il target
Chi sono i tuoi clienti? Quali esigenze hanno e verso cosa dimostrano interesse? Alcuni vorranno conoscere qualcosa di più sulla storia della tua cantina o del tuo business, altri più interessati alla produzione, altri ancora alla tradizione mentre altri vorranno sapere come godersi il vino. Un’analisi approfondita, compresa di listening nella rete, su ciò che cercano e vogliono le persone è fondamentale.
4.Crea coinvolgimento
Ricorda che in una storia c’è sempre un punto di tensione o un conflitto che permette di aumentare l’interesse delle persone. Inoltre non possono mancare protagonista, obiettivi e ostacoli oltre a conflitti, perdite, successi e trasformazioni. In questo caso, quando si parla di business, può esserti utile rispondere alle domande “Come ho ottenuto tutto questo?” e “Cosa voglio raggiungere?”.
5.Mostra attenzione al linguaggio
Usa un linguaggio umano, leggero, in grado di emozionare. Per Joe Lambert, fondatore di StoryCenter, nello storytelling è fondamentale utilizzare la prima persona per ridurre le distanze e preferire poche parole ma ricche di significato. Consigli utilissimi che valgono anche per i business legati al vino.
6.Abbina al tuo racconto fotografie e video
In una strategia di storytelling e marketing del vino affidarsi al mezzo giusto può aumentare l’empatia. Ricorda di aggiungere una colonna sonora nei video e di sostenere la narrazione utilizzando la voce (consiglio utile anche per i podcast). Inoltre, aggiungi una presenza umana alla fotografia e al video per mostrare come le persone possono intersecare le loro storie alla tua e trasmettere maggiore passione.
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