In passato abbiamo parlato diverse volte delle buyer personas (in particolare, ti segnalo questo articolo). Oggi ti vorrei parlare di alcune delle caratteristiche più tipiche di chi ama partecipare a esperienze che fondono enogastronomia e turismo. (Queste esperienze sono chiamate in diversi modi: turismo enogastronomico, enoturismo, turismo del gusto, ecc.).

Di recente, la Professoressa Roberta Garibaldi dell’Università di Bergamo, ha presentato un rapporto sul turismo enogastronomico, elaborato con la supervisione scientifica della influente World Food Travel Association.

Dal rapporto risulta che negli ultimi anni c’è stata una crescita costante del turismo enogastronomico, sia in Italia sia nel resto del mondo. In particolare, in Italia nel 2018 il turismo del gusto è cresciuto del 48% rispetto all’anno precedente.

È evidente dunque che l’offerta enogastronomica proposta nelle destinazioni turistiche è un elemento cruciale di attrazione. Ciò ovviamente implica anche una crescente competizione fra operatori, e la necessità di intercettare con la maggior precisione possibile i turisti interessati. Il rapporto di R. Garibaldi si rivela uno strumento prezioso per definire il consumatore ideale di queste esperienze.

 

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Il turista enogastronomico italiano

L’indagine dell’Università di Bergamo è stata condotta fra i mesi di ottobre e novembre 2018. Il target comprendeva persone con più di 18 anni che negli ultimi 12 mesi avevano fatto un viaggio con almeno un pernottamento. Riporto di seguito alcuni risultati rilevanti.

Turismo enogastronomico infografica

Gli italiani amano specialmente la Sicilia, la Toscana e l’Emilia-Romagna. Le città preferite sono state Napoli, Roma e Firenze. Il 17% degli intervistati è stato all’estero, dove le mete più gettonate sono state Spagna e Francia, e in particolare le città di Barcellona, Madrid e Parigi.

A conferma del crescente interesse dei turisti verso le esperienze enogastronomiche, è risultato che negli ultimi tre anni addirittura il 98% dei turisti italiani ha partecipato ad almeno una esperienza enogastronomica.

Solitamente, il consumatore di queste esperienze viaggia in coppia, è sposato o convive, e proviene da tutta l’Italia, con una leggera prevalenza dei turisti provenienti dal meridione.

La scelta della meta turistica enogastronomica

I turisti italiani preferiscono destinazioni attraenti in generale, sia dal punto di vista delle bellezze naturali sia da quello delle offerte culturali. L’enogastronomia fa parte di queste ultime, e gli italiani sono soprattutto interessati a degustare il più ampio numero possibile di prodotti locali e a visitare gli spazi di produzione. L’offerta risponde proponendo “itinerari del gusto” di tipo diverso.

È anche risultato che gran parte delle esperienze enogastronomiche sono vissute nell’ambito di escursioni/visite che si concludono entro la giornata.

Scelta meta enogastronomica

 

Il 59% dei turisti italiani reputa molto importante la disponibilità di un’offerta enogastronomica e di esperienze tematiche collegate. Il 54% considera cruciale la qualità delle produzioni, e il 50% ritiene importante la sostenibilità di strutture ed eventi. Da segnalare poi il forte interesse verso i prodotti biologici (46%).

 

Conclusioni

In rapporto di R. Garibaldi mette in evidenza diversi dati che possono essere usati con profitto dagli operatori del Food & Wine e da chi si occupa di comunicazione e marketing in questo settore.

Oggi, per attrarre turisti bisogna agire sia offline sia online. Per esempio, è importante che gli imprenditori locali facciano rete, e che la comunità dei residenti in generale si dimostri aperta alle visite e alla promozione del proprio territorio. Contemporaneamente, è assolutamente necessario permettere ai turisti di trovare le offerte attraverso lo smartphone.

Le opzioni di promozione online sono molte, e tutte si possono adattare facilmente a budget diversi.

Fra i must, una presenza ben curata e costantemente aggiornata su Google My Business ti garantirà la visibilità necessaria per essere trovato da chi cerca in zona un’attività come la tua. E i canali social ti permetteranno di diffondere il tuo brand, creare conversazioni, coinvolgere un pubblico selezionato e portarlo al tuo sito.

Chiaramente, la grande competizione richiede non poco lavoro per offrire esperienze originali e uniche. Mi permetto di suggerire una attenzione particolare verso la personalizzazione dell’offerta. Per coinvolgere davvero un ospite, bisognerebbe riuscire a fargli sentire che sta vivendo un’esperienza irripetibile e ritagliata su di sé.

Online e offline devono essere ben integrati e coerenti, e bisogna evitare informazioni contraddittorie e promesse non mantenute. L’obiettivo finale è garantire la miglior esperienza possibile a persone appassionate e desiderose di vivere momenti emozionanti.

 

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