Ognuno di noi ha un proprio stile di scrittura. Inoltre, ogni lettore interpreta in maniera personale ciò che legge, anche in base alle conoscenze che possiede. Dunque non ha molto senso parlare di un unico modo di scrivere un articolo sul vino. Ciò che è davvero importante è invece trovare una chiave o pattern da seguire, che permetta di essere informativi ma che riesca anche ad andare oltre le informazioni che già si trovano sulle schede tecniche del vino. Vediamo dunque insieme alcuni modi per raccontare al meglio il vino, senza che il risultato sia un mero articolo promozionale o qualcosa che al massimo attira l’attenzione di pochi intenditori.
Raccontare il territorio
Solitamente comincio cercando di aiutare il lettore (che può essere più o meno esperto del mondo del vino), a capire l’origine geografica del prodotto che sto per raccontare. Alcuni vini facilitano il compito, perché la loro denominazione include già il territorio di provenienza. Esempi sono il Montepulciano d’Abruzzo DOC o il Vermentino di Gallura DOCG. Però tante denominazioni sono più difficili da collegare subito a un luogo.
Per cercare di comunicare al lettore il mood del vino in questione, è utile spendere parole per descrivere l’ambiente naturale. Si può parlare della conformazione del paesaggio (montagne, colline, mare, ecc.), di colori (il rosso della terra, il turchese del mare) e di profumi, che evocano facilmente ricordi o desideri. Senza entrare in tecnicismi, è anche utile dare una breve descrizione del suolo delle vigne, un elemento importantissimo, perché spesso contribuisce in maniera determinante alle caratteristiche del vino. Gli esperti chiamano “terroir” l’insieme delle caratteristiche naturali e culturali di una certa zona vitivinicola. E sempre più produttori mettono l’accento sul terroir per comunicare l’identità dei loro prodotti.
Ti confesso che a volte quando scrivo certi pezzi mi sento una specie di ufficio per il turismo. Però mi piace anche pensare che il mio articolo possa invogliare il lettore non solo ad acquistare il vino, ma anche a visitare un certo territorio.
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Ovviamente non conosco di persona ogni singola zona vitivinicola. Perciò uso anche libri e guide (come per esempio l’Atlante del Vino di Johnson e Robinson) e consulto anche il sito del produttore. Google e YouTube sono ovviamente canali utilissimi. Su YouTube per esempio ci sono tanti ottimi video che raccontano i territori. Una volta preparato il bagaglio di info necessarie, si può partire.
Titolo e Paragrafi per un vino digitale
Il titolo è fondamentale per invitare alla lettura e alle eventuali condivisioni. Fin qui, niente di nuovo, ma è più facile a dirsi che a farsi. Spesso infatti, il titolo si stabilisce ad articolo finito, e si ha spesso fretta di pubblicare. Oppure si ragiona troppo in termini di parole chiave per la SEO. Bisogna cercare di trovare il giusto equilibrio fra strategia, contenuto, ed estetica. Credo che sia molto importante pensare sempre alle persone che potrebbero trovare utile quanto stai per raccontare. A questo proposito ti consiglio di leggere questo mio articolo sulle Buyer Personas, per stabilire a chi vuoi parlare prima di cominciare a scrivere.
Quando scrivo un titolo cerco sempre di includere almeno una delle keyword che ritengo importanti nel mio lavoro, e cerco soprattutto di rendere il titolo accattivante e semplice da capire. In diverse occasioni mi è capitato di dover rileggere più volte i titoli di certi articoli, perché non riuscivo a capire che cosa stavo per andare a leggere. Questo fatto non mi invogliava di certo a continuare nella lettura. Semplicità, curiosità e utilità sono dunque tre caratteristiche che ogni titolo di una recensione dovrebbe avere.
Veniamo al corpo della recensione. I blocchi di parole interminabili sono da evitare. Normalmente le frasi o i paragrafi troppo lunghi annoiano (a meno che non si tratti di Garcia Marquez). Il linguaggio dovrebbe essere il più possibile comune. Se si abusa di tecnicismi o di descrizioni non fa
cili da comprendere da parte di chi non lavora nel settore, allora l’abbandono della pagina è quasi assicurato.
I paragrafi corti, ed eventuali titoli di sezione (H2, H3, ecc), aiutano anche il lettore a fare una prima scansione; cosa che ormai facciamo tutti, dato il poco tempo che abbiamo a confronto della mole di informazioni disponibili sul web. Già da questa prima scansione le persone possono capire se il tuo articolo fa per loro o no. A questo proposito, ti raccomando di evitare di scrivere articoli che si limitano a lodare in maniera vaga un certo prodotto. La tua recensione invece dovrebbe essere prima di tutto utile e informativa. Ecco perché ti consiglio di parlare del territorio o anche dei sistemi di produzione specifici della cantina. Includere nella recensione particolari come questi, che identificano il prodotto e gli danno vita, può davvero fare la differenza.
Immagini, i sorsi visual
Sbagliare è umano, ma scattare può essere divino! Credo sia successo a tutti, prima o poi, di includere una foto “sbagliata” in un articolo scritto bene e con il cuore. C’è poco da dire: dispiace e può segnare negativamente il post. Un’immagine poco appropriata infatti può inibire la stessa apertura della pagina, oltre che la sua condivisione.
In generale, è assolutamente preferibile usare le proprie immagini. Possono essere fotografie scattate durante le vacanze, gli eventi b2b, le vendemmie, i tasting, le presentazioni pubbliche. Nella vita della cantina e delle enoteche ci sono tantissime opportunità per scattare, e spesso non è necessario avere una macchina professionale. Gli smartphone sono ormai dotati di ottiche che permettono risultati molto buoni. Con il tuo telefono o iPad puoi anche fare dei video e usarli per arricchire il testo. Ricorda solo di prendere alcuni accorgimenti, come fare le riprese tenendo il cellulare in orizzontale, per evitare un fastidioso bordo nero intorno al video
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Una delle cose più difficili da gestire in luoghi come la cantina o la sala di degustazioni è la luce. Al momento di scegliere gli scatti, è meglio scartare quelle fotografie dove il soggetto è circondato da ombre o riflessi che tolgono nitidezza ed espressività all’immagine.
Se proprio non hai la possibilità di fare foto originali, online si trovano dei siti, gratis o a pagamento, dove puoi trovare tonnellate di immagini. Alcuni sono:
Se devi editare le foto, ti suggerisco di usare canva.com. Con questa piattaforma puoi anche aggiungere testi, loghi, o creare tipologie diverse di immagini (copertine, slide, poster, formati social, ecc.). Su Canva trovi anche tante foto, alcune gratuite e altre a pagamento.
Conclusioni
Raccontare il vino significa presentare un mondo ricchissimo di elementi e di dettagli, di esperienze e di figure professionali, di territori e di persone. Tanti wine lover non sono degli specialisti. Perciò è importante rendere questo mondo accessibile al target più vasto possibile. Una recensione dovrebbe cercare di avvicinare sempre più persone a questo mondo affascinante. Dunque la prima cosa da fare è appunto pensare alle persone a cui la recensione è diretta. Se riesci a confezionare i contenuti in modo stimolante, se riesci davvero a parlare ai tuoi lettori, se ti poni l’obiettivo di aiutare i lettori a capire ciò che ami, allora avrai già fatto gran parte del percorso. Poi c’è sempre tempo per migliorare, assaggiando e condividendo. Non trovi anche tu?
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