Da qualche tempo sto approfondendo l’argomento del web marketing e della internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (PMI), soprattutto perché, essendo le risorse di queste aziende più limitate, molte volte esse non hanno modo di rivolgersi ad agenzie specializzate con sede nel paese target.
Fino a pochi anni fa, avere un sito bilingue era sufficiente, e qualche incaricato della comunicazione aziendale si accontentava di produrre traduzioni “fatte in casa” (spesso anche copiando intere frasi dai concorrenti). Oggi la situazione è molto diversa, perché non abbiamo bisogno solo di una corretta traduzione in lingua, anche se fatta da un madrelingua. Adesso abbiamo anche bisogno di localizzare i contenuti.
Ma che cosa intendo esattamente con “localizzazione” dei contenuti? Se eravamo abituati a tradurre uno stesso argomento nella diverse lingue del sito, ora questo non è più sufficiente. Gli utenti della Spagna, per esempio, vorranno anche leggere di temi vicini a loro, e quelli del Sud America invece vorranno sentirsi protagonisti della storia che l’azienda racconta.
Prendiamo un caso pratico nel settore del vino. Se lavoro su un piano editoriale normalmente guidato dalle stagioni dell’anno in Italia, allora posso adattarlo bene al resto dell’Europa e agli Stati Uniti, o anche al Messico. Magari scelgo di parlare della gamma di vini bianchi, rosati e spumanti, che vanno benissimo con l’idea di spiaggia, o di una pausa dopo una calda giornata di lavoro.
Ma se invece voglio rivolgermi ai miei clienti che vivono nell’emisfero meridionale? L’immagine del calice di Vermentino fresco in spiaggia potrebbe non attrarre l’interesse di qualcuno in Australia o Argentina che è ormai alle prese con la stagione invernale.
Oltre alla stagionalità, in ogni paese esistono “frasi idiomatiche” che possono contribuire ad avvicinare il prodotto al cliente, e che possono fare una grande differenza rispetto a una comunicazione in lingua ma asettica. Avevi mai pensato a questi aspetti?
Bisogna dunque iniziare a costruire una rete di professionisti con cui collaborare per comunicare all’estero e pianificare per tempo la strategia comunicativa. E non dimentichiamoci di avere pazienza e ascoltare i responsi del nostro pubblico, in modo da poter correggere e orientare i nostri sforzi verso obiettivi raggiungibili.
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