Secondo un’indagine condotta da IWSR a febbraio 2023, alla fine del 2022 il mercato delle bevande alcoliche ha raggiunto livelli piuttosto bassi. Sembrano tre le ragioni principali:

  1. il generale aumento del costo della vita, che spinge molti consumatori a risparmiare sui prodotti meno necessari, come appunto gli alcolici;
  2. nuovi modi di vivere il tempo libero (specialmente dopo l’esperienza delle restrizioni durante la pandemia), che porta molte persone a preferire il consumo casalingo a quello fuori casa;
  3. più consapevolezza dei pericoli e dei danni dell’abuso di alcolici, che invita a selezionare e a ridurre le occasioni di consumo.

I risultati dell’indagine di IWSR indicano le seguenti tendenze:

In UK, Germania, Australia, Francia e Canada, molti consumatori sono più portati al risparmio, e le bevande alcoliche sono al secondo posto fra i beni di cui si cerca di fare a meno.

La tendenza a spendere in prodotti cari e di alta qualità (cosiddetta “premiumizzazione”) è ancora in crescita nei diversi mercati internazionali, ma a un tasso minore di prima. Casi esemplari sono quelli del mercato cinese, in cui va particolarmente forte lo Champagne, e dei mercati statunitense e messicano, nei quali vende molto bene la tequila/mezcal.

La gamma dei prezzi delle bevande alcoliche si amplia. Da un lato, le persone sono disposte a pagare di più, dall’altro aumentano l’offerta e la domanda di prodotti venduti a prezzi più bassi.

Le vendite di whisky calano un po’ in Australia; fra i super-alcolici, il tequila/mezcal è quello che registra la crescita maggiore attraverso tutti i mercati; il cognac ha ripreso a vendere bene, anche grazie al contributo della Cina, che ha da poco riaperto il mercato on-trade (consumo fuori casa) dopo le restrizioni per il Covid; gli aperitivi alcolici vendono bene sia in USA sia in Cina.

La tendenza a moderare i consumi per ragioni di salute e la tendenza a risparmiare si influenzano a vicenda: c’è chi decide di bere meno alcol per ragioni di salute e ne approfitta per risparmiare; e c’è chi decide di risparmiare e ne approfitta per curare di più la salute.

Come dicevamo, chi si può permettere di spendere di più, preferisce consumare meno spesso, ma acquista prodotti di alta qualità.

La strategia delle promozioni funziona bene, specialmente per brand conosciuti o per categorie di prodotto popolari.

Altre diffuse strategie di risparmio sono: acquisti di bevande in formato più grande (se disponibile); ma anche acquisti in formato più piccolo o riduzione delle quantità acquistate; ricerca online del prezzo più basso prima di recarsi ad acquistare in un negozio fisico; visitare diversi negozi fisici alla ricerca del prezzo più basso; acquisto di versioni economiche di certe categorie di prodotto; acquisto di prodotti generici o a marchio privato.

L’indagine ha comunque rilevato che a febbraio 2023 la tendenza al risparmio è in leggero calo rispetto al 2022.

Infine, mentre i consumi fuori casa rimangono abbastanza bassi e sono stabili in Europa e USA, invece aumentano in Asia (Cina, Giappone e Taiwan). Gran parte di chi consuma fuori casa sono Milennials o maggiorenni della cosiddetta generazione Z. I consumatori in Cina e India sono quelli che tendono a spendere di più quando bevono fuori casa. Gran parte dei consumatori preferisce comunque bere a casa; l’unica eccezione rilevante è la Cina dove, come dicevamo, le persone sentono il bisogno di uscire di nuovo di casa dopo la fine delle restrizioni per la pandemia.

 

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