Venerdì 29 marzo, noi di Sorsi di web siamo stati invitati a partecipare alla conferenza “Una certa idea di rete”, che si è tenuta nella struttura multifunzione ExMè, a Nuoro.
Lo scopo dell’incontro era la presentazione di NuoroApp, una dinamica guida online alla città di Nuoro, pensata sia per residenti sia per visitatori. Sebastiano Satta, creatore di NuoroApp, ha illustrato le caratteristiche principali dell’applicazione e i suoi obiettivi. Alla presentazione sono intervenuti anche Bruno Manca, che ha parlato dell’integrazione della realtà aumentata in NuoroApp, e Fabrizio Delussu e Sergio Flore, rispettivamente curatori delle app gemelle DorgaliApp e OraniApp. L’incontro è stato moderato da Mauro Floris, consulente legale di NuoroApp.
Per Pietro Lostia e per me è stata un’occasione per parlare di produzione di contenuti testuali per il web e di promozione digitale del turismo enogastronomico.
Dopo la serata, abbiamo chiesto a Sebastiano Satta di raccontarci più nel dettaglio come è nato il progetto NuoroApp, che cos’è oggi e come dovrebbe evolvere.
Sorsi di web: Ciao Sebastiano, innanzitutto grazie per averci coinvolto nella presentazione della tua NuoroApp. Vuoi raccontare ai nostri lettori chi sei e di che cosa ti occupi?
Sebastiano: Ciao, mi occupo principalmente della creazione di soluzioni web. Mi piace e mi appassiona cercare e trovare soluzioni utili al vivere quotidiano, e valorizzare in maniera efficace le cose belle che mi circondano. Mi definisco un eterno studente!
Dopo gli studi in elettronica, nel lontano 1988, esordii nell’informatica col ruolo di – tenetevi forte – “Responsabile riparazioni Commodore”! Conoscevo a memoria la componentistica elettronica del mitico Commodore 64 (ma anche dei Commodore 16, Vic-20, e 128). Al tempo, le riparazioni si facevano direttamente sulla scheda, armati di stazione dissaldante e saldante, di oscilloscopio e di tester per controllare forme d’onda ed effettuare misurazioni. Erano anni di grande passione, grande voglia di imparare, cercare soluzioni, approfondire.
Circa 12 anni fa, mi son buttato totalmente sul web. Ho iniziato con soluzioni preconfezionate, ma il mio spirito creativo e artigianale mi ha poi spinto a studiare il codice puro, e a sviluppare da zero. Anche in questo caso, come credo in qualsiasi settore, conoscere la storia e le basi aiutano a scoprire il vero senso delle cose, e danno una marcia in più a quello che poi diventerà un prodotto finale.
Sorsi di web: Come è nata l’idea di NuoroApp? E che cos’è esattamente?
Sebastiano: NuoroApp è partita come un esperimento. Volevo conoscere meglio il mondo delle app, e non avevo ben chiare quali potessero essere le differenze rispetto al classico sito web. Mi venne in mente di provare ad avviare un progetto di supporto al cittadino e al potenziale visitatore. NuoroApp partì esclusivamente in versione webapp, cioè appunto come sito web (concepito principalmente per dispositivi mobili, ma che si adattava perfettamente anche ai dispositivi desktop).
La risposta della comunità cittadina fu positiva sin dall’inizio; sia da parte degli utilizzatori, che erano soprattutto residenti che cercavano eventi in programma in città, sia da parte degli operatori, che capirono da subito le potenzialità offerte dalla promozione attraverso una applicazione. L’unico problema fu che la webapp era una tecnologia poco conosciuta, e molti andavano a cercare l’applicazione nei canali di distribuzione tradizionali (Google Play e App Store), e non la trovavano.
Quindi, un anno fa è partita anche la versione nativa di NuoroApp per dispositivi Android, scaricabile da Google Play. Fu un passo decisivo, che portò al raddoppio dei fruitori, grazie anche alle nuove sezioni “Cosa visitare” e “Cosa e dove mangiare”, che attirarono diversi turisti. A breve sarà pronta anche la versione nativa per dispositivi Apple, scaricabile ovviamente dallo App Store.
Sorsi di web: Quali sono i passi necessari a creare una app di promozione del territorio, e quanto conta la partecipazione delle persone al progetto?
Sebastiano: Come primo passo fondamentale, bisogna capire che lo scopo principale di applicazioni come questa è dare informazioni e contenuti aggiornati, utili e veritieri. L’utente ha spesso ben chiaro che cosa cercare, e altrettanto spesso ha fretta. Se la nostra app riesce a soddisfare le sue esigenze, l’utente si affeziona e magari deciderà anche di segnalare l’app ad altre persone. Se invece non riusciamo a soddisfare le esigenze dell’utente, questi cercherà altrove, e magari lascerà anche una recensione negativa sui marketplace che, come ben sappiamo, può incidere molto sulla credibilità del progetto.
Dunque sono convito che, quando crei una app, l’usabilità (o “user experience”, come spesso si preferisce dire) deve essere messa al primo posto. Bisogna permettere di trovare in maniera veloce, semplice e piacevole ciò che si cerca. Nello stesso tempo, i risultati della ricerca dovranno essere di qualità: testi chiari e concreti non troppo lunghi, che eventualmente danno la possibilità di approfondire con link o contatti esterni; qualche foto di qualità, e ovviamente un gradevole impatto grafico.
La partecipazione delle persone a progetti del genere è fondamentale. Creare un app di promozione del territorio significa anche creare un team, in cui tutti perseguono un obiettivo comune. Dalle figure progettuali e di sviluppo, agli operatori locali e naturalmente agli stessi utenti, tutti possono dare contributi importanti.
Sorsi di Web: In questo momento, NuoroApp sta crescendo e sta evolvendo come rete che ospita altre app simili. Ci vuoi parlare di queste novità e del futuro del progetto?
Sebastiano: Abbiamo in progetto di introdurre tante novità. Entro l’estate verranno implementate traduzioni, audio guide e altre funzionalità ancora. In quasi due anni, abbiamo creato un team solido e in costante crescita, composto da diverse figure professionali in diversi settori. Il nostro obiettivo è fare rete: una rete di qualità, fatta di app bene integrate l’una con l’altra e di persone che le gestiscono; una rete che sfrutti le potenzialità che il web di oggi (e in particolare la tecnologia delle applicazioni) è in grado di offrire.
Dopo un periodo di testing, DorgaliApp è pronta e partirà alla grande per la prossima stagione estiva. A brevissimo partirà anche OraniApp, e poi seguiranno le app di altre località: Bitti, Orgosolo, Oliena, Mamoiada, Orosei.
Ogni località in app, anche se piccola, avrà modo e possibilità di raccontarsi grazie alla voce della propria comunità. Ogni app infatti verrà gestita dai “padroni di casa”, che meglio di chiunque altro conoscono la realtà da presentare. Questo aspetto non è affatto secondario, e anzi solo una applicazione gestita da persone esperte del territorio può riuscire a trasmettere il calore del benvenuto e dell’accoglienza ai visitatori, prima virtuali e poi reali. È con questi ideali in mente che abbiamo deciso di chiamare la rete di collaboratori delle app Biso’, che in sardo significa “Ci sono”.
Sorsi di web: Grazie, Sebastiano! Ti auguriamo un buon lavoro. A presto!
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