Facebook è oggi uno spazio web che ogni azienda del Food & Beverage dovrebbe presidiare con un proprio profilo aziendale.
La pagina, come si chiama tecnicamente, ti permette di ottimizzare la tua comunicazione e di indirizzarla verso un pubblico ben preciso. In realtà, usare un profilo personale a fini commerciali non è solo poco efficace, ma va anche contro le regole di condotta stabilite da Facebook. Eppure, ci sono ancora aziende che usano Facebook attraverso un profilo personale. Ma non sono nemmeno poche le aziende che hanno una pagina, ma non la sanno sfruttare, e invece la usano come se fosse un profilo personale.
Lo scopo di questo post è proprio spiegare in 7 punti come usare bene le pagine, per sfruttare le potenzialità business offerte da Facebook.
1. Ottimizza i dati fondamentali dell’azienda
La pagina aziendale su Facebook è uno spazio che ti permette di costruire e intrattenere relazioni con clienti attuali e potenziali. Perciò, prima di tutto bisogna farsi trovare all’interno del social.
La prima cosa da fare è dare un nome alla pagina. La cosa migliore è semplicemente usare il nome effettivo della tua azienda. Non scambiare il nome per una descrizione della tua azienda, per la quale c’è un campo apposito. E anche nella descrizione cerca di essere essenziale ma preciso: spiega che cosa fai e racconta in maniera chiara la tua offerta.
In ogni pagina puoi inserire un’immagine e una copertina. L’immagine dovrebbe ospitare il logo aziendale. Come copertina invece puoi usare una foto, o una grafica, accattivante e appetitosa che funga da bigliettino da visita dei tuoi prodotti. (La copertina può anche essere un video.)
Due consigli fondamentali sulle immagini, in generale: devono essere di buona qualità e devono seguire un preciso stile aziendale. Non usare foto sgranate o immagini impersonali.
Scegli con cura la categoria e la sottocategoria della pagina, e inserisci tutte le informazioni di contatto. Verifica attentamente queste informazioni, e specialmente l’indirizzo fisico, la email e il numero di telefono: i dati devono essere quelli giusti, altrimenti tante persone non ti troveranno!
2. Crea e segui un Piano Editoriale
Purtroppo, basta poco per annoiare la tua audience proponendole contenuti banali o ripetitivi. Facendo comunicazione sui social, c’è anche il rischio concreto di pubblicare dei doppioni a distanza di tempo.
Il Piano Editoriale (PED) serve proprio a evitare queste cose. Il PED contiene una programmazione dettagliata dei post, e dovrebbe prevedere diverse tipologie di contenuti. Il PED ti offre una visione panoramica della tua comunicazione social, ti permette di distribuire i contenuti in maniera bilanciata, e di mantenere vivo l’interesse del tuo pubblico. Le pubblicazioni variegate e regolari sono un elemento fondamentale di una comunicazione professionale, capace di attrarre l’attenzione delle persone.
Se vuoi approfondire la creazione di un Piano Editoriale per il Food & Wine, puoi leggere questo mio post.
Anche se segui un PED, ricordati di essere flessibile e attento a cogliere l’attimo. Sii pronto a comunicare eventi improvvisi, nuove offerte, news aziendali, ecc., che non avevi previsto nel Piano Editoriale.
3. Pensa al tuo pubblico
La comunicazione non è solo promozione, ma anche scambio, reciprocità e costruzione di una community. Perciò, ogni azienda dovrebbe sempre comunicare avendo in mente le effettive opportunità di coinvolgimento e interazione con il proprio pubblico di riferimento.
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UGC (User Generated Content) è una sigla che identifica i social post che parlano di brand e prodotti e che però non sono creati da un’azienda, ma da follower, clienti, fornitori, ecc. Gli UGC sono un ottimo strumento di coinvolgimento, sia su Facebook sia sul social gemello Instagram.
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Esistono modi per scoprire in tempo reale chi ha pubblicato post menzionando il tuo brand. Ti consiglio di condividere questi UGC sulla tua pagina. La tua cortesia sarà certamente apprezzata dai creatori di questi contenuti, che saranno felici di continuare a parlare di te e dei tuoi prodotti. Ma la tua condivisione sarà notata anche da altri utenti, e molti di loro si sentiranno invitati a produrre UGC a loro volta.
Gli UGC sono anche una preziosa fonte di informazione. Non smettere mai di cercare UGC che ti riguardano: puoi scoprire tanto sulla percezione della tua azienda, e anche prendere ispirazione per creare i tuoi contenuti.
4. Fai conoscere le tue persone e il tuo lavoro
Comunicare un’azienda non significa solo presentare i prodotti e la gestione, ma anche parlare delle diverse persone che, individualmente e in team, ci lavorano e danno il loro contributo al brand.
Lo storytelling delle persone è un ingrediente centrale della comunicazione aziendale moderna, e sfrutta sia i testi sia le immagini. Un’azienda che parla pubblicamente dei titolari, dei dipendenti, e dei collaboratori è un’azienda in linea con le tipiche modalità di interazione personale sui social, risulta più umana e trasmette fiducia più facilmente.
Le foto, in particolare, sono un mezzo di comunicazione piuttosto immediato e d’impatto, e quasi sempre generano molta interazione. Ti consiglio però di curare anche il testo di accompagnamento a foto e immagini. Cerca specialmente di definire l’individualità delle persone della tua azienda, e di descrivere il loro contributo specifico.
Spiegare i processi produttivi è un altro modo per creare curiosità e interesse verso i tuoi post. Per illustrare passaggi e metodi di produzione complessi, evita il più possibile i tecnicismi e affidati invece a strumenti visuali come le infografiche.
5. Presidia il canale
Fare un ascolto della rete, individuare i contenuti migliori, creare un “content mix” personale, programmare e pubblicare i post è già tanto lavoro, ma non è tutto. Il lavoro di un social media manager infatti consiste anche nel presidio costante e attento di un canale trafficato come Facebook.
Presidiare significa seguire quotidianamente l’andamento dell’engagement sulla pagina. Devi cercare di capire se e quanto i tuoi post generano interesse, e individuare le aspettative del tuo pubblico. Devi essere pronto a rispondere con efficacia e tempestività ai commenti, e imparare a creare utilità per le persone che si interessano al tuo brand.
Quando non riesci a essere presente attivamente sul social, ricordati di impostare il tuo stato come “assente” (sezione Posta, in alto a sinistra). Ricorda anche che puoi usare dei chatbot per rispondere automaticamente a tipiche domande standard.
6. Raggiungi il tuo pubblico ideale con gli Ads
La sponsorizzazione dei post ti permette di estendere notevolmente il tuo pubblico. In realtà, la diffusione standard, non a pagamento, di un post è assai limitata. Imparare a creare Ads e a gestirli è dunque essenziale.
Facebook ti permette di definire le sponsorizzazioni nei dettagli. Innanzitutto, è necessario stabilire un obiettivo. Vuoi creare brand awareness? Acquisire nuovi lead? Promuovere un evento? Invogliare a scaricare qualcosa dal tuo sito? In base all’obiettivo, Facebook ti aiuta a ottimizzare il contenuto del tuo post e lo fa vedere alle persone più adatte. (Se hai individuato pubblici diversi, allora dovresti creare delle inserzioni ad hoc per ognuno.)
Per ogni campagna di sponsorizzazione dovrai definire un budget e una durata. Chiaramente, un grosso brand disporrà di più risorse economiche. Tuttavia, anche i piccoli brand possono riuscire a gestire le sponsorizzazioni in maniera efficace. In effetti, per sponsorizzare bene su Facebook non servono tanti soldi, e invece è necessaria una certa pratica.
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7. Monitora i risultati
Le statistiche (tecnicamente, insights) che Facebook mette a disposizione dei titolari delle pagine sono strumenti assai preziosi. Gli insights comprendono diversi parametri che misurano l’andamento della pagina e permettono di capire se e quanto una strategia di comunicazione sta andando bene o male.
Ci vuole un po’ di tempo per acquisire confidenza con i diversi dati statistici. Perciò, abbi pazienza e dedica del tempo a studiarli. Vedrai che dopo un po’ inizierai a capire come si legano ai tuoi contenuti, e imparerai a distinguere gli insight principali da quelli secondari. (L’importanza relativa degli insights dipende anche dal tipo di azienda.)
L’interfaccia di Facebook ti presenta una sintesi dei dati che si applica a un determinato intervallo di tempo (settabile fra 7 e 28 giorni). Questa sintesi mostra sia il traffico organico sia quello a pagamento, i follower, i “mi piace” e la copertura (reach) dei post.
La sintesi è utile per avere una visione panoramica, ma per gestire i dettagli è meglio esportare i dati in un file apribile con Excel. L’esportazione richiede il settaggio di alcuni parametri (intervallo di tempo e layout di visualizzazione). Ti suggerisco di usare sempre uno stesso modello di report, per poter paragonare più facilmente i risultati mese dopo mese.
Spero che tu riesca a sfruttare questi 7 tip per gestire la tua pagina Facebook in modo professionale. Se hai bisogno, contattami per una consulenza personalizzata.
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