Globalmente, le vendite di vino online coprono circa il 5-10% del totale. Però, negli ultimi 5 anni, l’e-commerce del vino è cresciuto tanto, sia nel mondo sia in Italia. Alcuni mercati, come Cina e UK, sono da anni particolarmente favorevoli a questo canale: un consumatore di vino su due acquista vino online almeno una volta al mese. Altri, come l’Italia, lo sono un po’ di meno, ma le abitudini di acquisto stanno cambiando velocemente. In Italia, un consumatore di vino su tre acquista online almeno una volta al mese. Dal 2014 a oggi, il valore delle vendite via e-commerce di vino in Italia è più che triplicato.

Le caratteristiche di un e-commerce del vino

Un e-commerce, come un buon piatto, è molto spesso il risultato della buona integrazione di diversi ingredienti. Vediamone alcuni:

  • un percorso di acquisto semplice, invitante e corto.
  • le spedizioni devono essere efficienti, in quanto a costi e a tempi.
  • i contenuti dell’e-commerce devono essere chiari, corretti e completi.
  • le schede informative dei vini devono essere accessibili a tutti
  • i dettagli di contatto devono includere un numero di telefono.

 

Bisogna posizionare bene l’e-commerce sui motori di ricerca rilevanti e sviluppare una strategia efficiente di generazione di contatti di valore e di rapporto con i clienti (tracciamento delle visite, retargeting, email automation, ecc.). Bisogna assicurarsi di raggiungere la massima integrazione possibile fra i reparti marketing, vendite e logistica. Per trarre il massimo da un e-commerce di proprietà, bisogna anche potenziare e sostenere la brand awareness.

 

Altri strumenti digitali da associare all’e-commerce del vino

È importante adottare una strategia integrata di marketing digitale. Perciò, anche le cantine dovrebbero sfruttare in maniera sistematica tutti gli strumenti del digital marketing: sito web aziendale, profili e pagine sui social, ascolto della rete, produzione e distribuzione di contenuti di valore, ottimizzazione sui motori di ricerca (SEO), sponsorizzazioni a pagamento sui social e su Google, email marketing, tecniche di retargeting ecc. L’ecommerce va sostenuto adeguatamente, specialmente se si tratta di un ecommerce di proprietà.

 

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Un ecommerce di proprietà permette di lavorare in autonomia. Sei libero di decidere il layout dell’ecommerce, i suoi contenuti, la struttura del processo di acquisto, le condizioni di vendita ecc. E sei più al riparo dal rischio “commodity” (competizione sulla base del solo prezzo), perché è uno spazio in cui vendi solo i tuoi vini. Infine, non hai spese di intermediazione (a parte le commissioni degli strumenti di pagamento). Ma, devi occuparti di costruire e gestire l’ecommerce e le spedizioni, di renderlo visibile sui motori di ricerca e di portarvi abbastanza traffico.

Se invece decidi di vendere i tuoi vini attraverso piattaforme di terze parti (enoteche online o marketplace) hai meno responsabilità, meno costi medi e di solito più visibilità. Al tempo stesso, competi direttamente con i tuoi concorrenti e hai meno libertà. In realtà, puoi anche decidere di seguire entrambe le strade (contemporaneamente o successivamente), cogliendone i rispettivi vantaggi e trovando soluzioni sostenibili alle sfide che incontri.

 

Covid e boom delle vendite on line di vino

Questa è una crisi globale senza precedenti, che sta impegnando a fondo la scienza, la tecnologia e le strategie politiche ed economiche. L’impatto sul mondo del vino è stato pesante. In Europa il mercato del vino è calato del 30% in volume e del 50% in valore. Perciò è necessario che alle cantine siano concessi i mezzi e il tempo di reinserirsi nel mercato tradizionale offline, che genera ancora almeno il 90% degli introiti. Solo con cantine sane e in piena attività si potrà anche pensare di dare ulteriore impulso al mercato online. Quest’ultimo comunque rimane una grossa opportunità, specialmente per le vendite B2C ma anche per il B2B e per le vendite corporate.

Non ci sono dubbi che l’ecommerce del vino continuerà a crescere, sia nel mondo sia in Italia. I consumatori digitali sono sempre di più e, una volta che ti abitui alla comodità di selezionare con calma le bottiglie online e di riceverle a casa, perché dovresti smettere? Per favorire e sostenere queste abitudini è particolarmente importante rendere gli ecommerce attraenti, e dunque lavorare specialmente alle condizioni di vendita, alla presentazione delle informazioni sui vini e alla comodità del percorso di acquisto.

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