
Vino e cibo digitali: una comunicazione online di successo è possibile!
L’idea per questo evento è nata durante Vinitaly 2016. A marzo avevamo celebrato il primo compleanno di Sorsi di web con l’evento “Un anno di Sorsi di web“. Avendo ricevuto grandi soddisfazioni e un buon feedback, abbiamo pensato a un seguito. Per l’occasione abbiamo deciso di coinvolgere alcuni professionisti della comunicazione del Food & Wine, con l’idea di offrire agli operatori del settore alcune opinioni di valore.
Abbiamo parlato di diversi argomenti che stanno a cuore a chi vuole stabilire, o migliorare, una presenza aziendale online. Passando da una analisi dei gusti dei winelover a quella del panorama delle cantine che promuovono l’enoturismo territoriale, i nostri relatori ci hanno regalato tante riflessioni preziose, sia per gli imprenditori sia per i marketer.
Brand Identity: quanto sei riconoscibile?
Come ho già raccontato in questo post, Vanessa Vidale è una art director esperta e dalla creatività esplosiva. Vanessa è intervenuta a proposito di identità visual di un brand. E parte subito con qualcosa di particolarmente forte: “Tutti possono avere un marchio, ma pochi possono avere una marca.” Sì, perché sono due cose ben distinte: il marchio è l’insieme degli elementi testuali e visivi; la marca invece è tutto ciò che non si vede, ma che definisce il posizionamento dell’azienda nella testa del consumatore. Vanessa definisce la marca come un insieme di sensazioni di pancia; la marca è ciò che gli altri dicono che sei, e non ciò che tu dici di essere.
Nel mondo del Food&Wine è importante che un’azienda costruisca una brand identity chiara, perché la gente ha troppe alternative e troppo poco tempo. Ancora più notevole è il fatto che la maggior parte delle offerte hanno qualità e caratteristiche fondamentalmente simili. Perciò gli aquisti si basano spesso su ragioni come la fiducia che un brand riesce a infondere.
Dunque, se vuole avere successo, una marca dovrebbe cercare di esprimere del carisma. E, anche se può sembrare una cosa difficile, è possibile isolare alcuni accorgimenti utili. Vanessa condensa in sei imperativi il percorso verso un’azienda carismatica:
- Differènziati, perché, come consumatori, siamo programmati per notare solo ciò che si distingue dal resto.
- Collabora, e prima di tutto con i tuoi dipendenti..
- Innova. Su questo punto Vanessa ha detto senza mezzi termini che spesso “un’idea è innovativa quando fa un po’ paura!”
- Fai dei test. In particolare, coinvolgi il tuo pubblico nel processo creativo.
- Coltiva. I marchi e le marche sono più simili a degli esseri viventi che a patine stilistiche. Le marche, in particolare, sono come le persone.
- Sii coerente. Cerca di parlare sempre e ovunque usando lo stesso tipo di linguaggio.
Cantine online: il sito è il punto di partenza
Donatella Cinelli Colombini è principalmente una produttrice e una comunicatrice del vino. Donatella ha sottolineato l’importanza del web come fabbrica di relazioni, in cui il consumatore è un fan attivo, che produce e condivide informazioni e opinioni.
Per catturare l’attenzione delle persone interessate al mondo del vino, Donatella ha deciso di usare il blog aziendale (integrato nel sito web) per offrire contenuti originali. La regolarità e la puntualità nella pubblicazione dei post e nell’invio della newsletter sono fattori importanti per tenere il pubblico a contatto, e per sostenere l’interesse verso le sue due realtà aziendali Casato Prime Donne e Fattoria del Colle. Sia i blog post sia le news di settore più interessanti sono condivise sul web attraverso il profilo aziendale Facebook e l’account Twitter.
Durante il suo intervento, Donatella ha sottolineato alcune questioni davvero centrali a proposito di internazionalizzazione delle cantine. Per esempio il fatto che l’uso della lingua inglese aumenta l’attenzione su un sito di ben 5 volte! Un’indagine di Italy Fine Wines, ha rilevato che il 71% degli importatori usa Internet per trovare contatti, e il 55% non comprerebbe vino da una cantina che ha un sito poco attraente.
Altri aspetti del sito che è importante curare:
- Grafica
- Immagini e fotografie
- Video
- Slideshow
- Testi (brevi e ben scritti)
Gli strumenti del social media marketing: li sai scegliere bene?
Alessandro Mazzù, è consulente e formatore in ambito web marketing. Alessandro ci ha conquistati subito con la sua schiettezza e la sua chiarezza. La prima regola per costruire una presenza digitale di successo? Non partire dagli strumenti! Infatti, non bisogna per forza aprire una profilo in ogni social. Invece è importante formulare gli obiettivi, e tenerli bene a mente prima di stilare una strategia di social media marketing. In caso di difficoltà, in termini di conoscenze o di tempo, è bene affidarsi a professionisti in grado di realizzare un lavoro di qualità.
Alla domanda “Quali sono i canali per veicolare le immagini aziendali, il racconto della storia, del territorio e delle persone?” Alessandro ha risposto senza indugiare: i social media. Bisogna cercare di trattenere gli utenti, dando loro contenuti utili e informativi. Ciò vale per ogni social, ma ricordandosi di rispettare sempre le grammatiche proprie del social in questione. Ancora più importante è tenere a mente che un brand non dovrebbe andare sui social per vendere. Invece, la presenza sui social è essenzialmente costruzione di relazioni e di conversazioni.
Specificamente per le figure professionali del settore, come i sommelier e gli chef, la costruzione di una Brand Identity mirata parte dal blog personale, e dalla distribuzione dei contenuti sui social media. Anche in questo caso, la strada vincente è offrire contenuti di valore per il target di riferimento.
Cosa leggono e cosa cercano i winelover
Edoardo Duccio Armenio, docente e comunicatore del vino, ci ha parlato dell’interesse crescente che il mondo del vino sta suscitando. Gli iscritti ai corsi di sommelier e alle degustazioni aumentano ogni anno. Tuttavia, sono proporzionalmente poche le persone che decidono di andare oltre i livelli base, e ancora meno quelli che riescono a completare il percorso necessario per diventare sommelier.
In rete si trovano diversi siti, dai portali ai blog, in cui si possono reperire informazioni più o meno dettagliate sul vino (vitigni, territori, metodi di produzione, cantine, ecc.). Questa disponibilità di risorse aiuta certamente l’utente a imparare, e lo supporta in certi momenti speciali, per esempio scegliere un vino da abbinare durante una cena o un territorio da visitare per vivere un’esperienza enogastronomica.
Rimane tuttavia un’incognita come questa rinascita del mondo del Food&Wine potrebbe evolvere. Un punto fermo è che gli utenti sul web cercano informazioni chiare e semplici, e i contenuti tendono a essere selezionati anche in base a quanto sono condivisibli sui social network.
Alla tavola rotonda è seguita una degustazione di vini di Manaresi vini e di Donatella Cinelli Colombini, sotto la guida dei Maestri Sommelier A.I.E.S.
L’evento è stata un’occasione davvero preziosa per fare networking, per consolidare alcuni aspetti fondamentali della comunicazione del Food & Wine online, e per ricevere nuovi insights da veri esperti del settore.
Arrivederci presto!
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