Un’azienda che comprende la necessità di portare il proprio lavoro sul web commette, di solito, un errore importante: mettere tutto il proprio impegno nella struttura del sito senza dare la giusta attenzione al contenuto testuale. Se vuoi evitare di commettere questo sbaglio inserendo solo testi scadenti e incapaci di comunicare, allora segui i miei modesti consigli per dimostrare con i fatti di essere diverso dagli altri.

 

Perché è importante il contenuto testuale

 

Mettere qualche parola nelle pagine di un sito non significa necessariamente comunicare, per di più se non si è in grado di intercettare le persone giuste. Se il tuo intento è quello di conquistare il tuo settore professionale, in particolar modo quello riferito alla vendita di vino e alla ristorazione, devi mettere da parte la consueta “pigrizia italica” e optare per un cambio di passo.

Attraverso lo sviluppo di testi “di un certo tipo”, la tua azienda avrà dei benefici enormi. Occhio, non sto parlando di vantaggi astratti ma di crescita di numeri, di vendite, di fatturato. Davvero il contenuto testuale può fare la differenza in tal senso? Non solo lo fa, ma puoi credermi sulla parola quando ti dico che un contenuto testuale ben strutturato darà al tuo business nuova linfa.

 

7 consigli per scrivere testi davvero efficaci

 

Dopo aver definito il perché le parole sono importanti anche (soprattutto) in ambito professionale, cercherò ora di aiutarti a rispondere alla domanda che senza dubbio ti è balenata nella mente: come si scrive un contenuto di qualità?

Su questo, se avrai la compiacenza di proseguire con la lettura, mi permetto di darti qualche piccolo suggerimento.

 

#1. Dare un tono umano

Il vino, così come il cibo e l’intero arco di prodotti alimentari, sono manifestazioni materiali di convivialità. Un’azienda che lavora in questo ambito e che vuole costruire un rapporto con il pubblico deve per forza di cose cambiare rotta rispetto allo status quo imperante un po’ ovunque.

Sto parlando del linguaggio utilizzato in ambito professionale, spesso (quasi sempre) costruito su uno stile ampolloso, vuoto, asettico. Come puoi pretendere di conquistare emotivamente gli utenti se non ti poni in maniera differente? Ecco il mio consiglio: costruisci i tuoi contenuti testuali con un linguaggio che “dia del tu” all’utente e che punti a toccare il lato emotivo.

A tal proposito, ti consiglio di avvicinarti al concetto di Psico-Marketing.

 

#2. Hai mai sentito parlare di Call To Action?

 

Basta fare un salto sui siti internet presenti online per accorgersi che, in ognuno di essi, sono presenti delle chiamate all’azione spesso molto esplicite. Le Call To Action, che per comodità chiameremo CTA, sono componenti indispensabili nelle pagine di un sito.

Le CTA sono sostanzialmente degli inviti all’azione che vengono disseminati all’interno della singola pagina, importanti per veicolare il traffico web verso ciò che più ci interessa (per esempio la vendita di un prodotto). Esistono CTA visual (soprattutto pulsanti) e testuali. Queste ultime richiedono grande abilità. Una chiamata all’azione è davvero ben inserita e strutturata quando non sembra essere ciò che è. Fai in modo che la CTA sia omogenea con il resto del contenuto e che non risulti invece come una forzatura del discorso.

 

#3. Trova un tuo stile

 

Poco prima ti ho parlato di linguaggio e dell’importanza di avere un tono colloquiale, per legare a perfezione i sentimenti che prodotti come vino e prodotti alimentari possono far nascere. La ricerca della genuinità e dell’emotività del linguaggio non può però prescindere da un fattore ancora più determinante: il cosiddetto tone of voice.

Non si tratta solo di tipologia di linguaggio, il tono di voce definisce in toto l’identità stessa dell’azienda, la sua essenza. Restando sempre in ottica “abbattimento delle barriere tra azienda e consumatore”, definire un proprio tono di voce ti aiuta a creare e proteggere la tua identità sul web.

Approfondimento: ecco alcuni consigli sul tone of voice aziendale.

 

#4. Aggancia il tuo pubblico

 

Un errore che spesso molti copywriter commettono (in assoluta buonafede) è voler raccogliere un bacino d’utenza troppo elevato, ai confini della realtà. Ecco, ti consiglio di evitare di fare lo stesso sbaglio. Mi spiego meglio.

Il tuo contenuto testuale non deve essere orientato “a tutto il mondo” ma solo a un pubblico ben specifico, composto da quell’insieme di persone potenzialmente interessate ai tuoi prodotti. È chiaro quindi che devi tenere in considerazione un target che racchiuda persone che per età, lingua, provenienza e interessi sia in linea con il tuo pubblico di riferimento. Puoi recepire tutte queste informazioni da strumenti di analisi come Google Analitycs, così da sapere a chi devi rivolgerti con i tuoi testi.

 

#5. Uno sguardo ai competitor

 

Regola numero 1, mai copiare dagli altri, nel modo più assoluto. Su questo punto sono intransigente e ho le mie buone ragioni, puoi fidarti. Non commettere l’errore di copiare le idee degli altri perché avrai un doppio svantaggio:

  1. Arriverai tardi e quindi l’efficacia dell’idea sarà perduta.
  2. Farai una figura barbina.

Detto questo, nessuno ti obbliga a stare chiuso nel tuo micro-cosmo senza poter dare uno sguardo a ciò che c’è intorno. Lo studio dei competitor (attraverso strumenti di analisi come SEMrush o SEO Zoom) ti permette di osservare, prendere spunto e costruire una tua idea per creare dei testi da inserire nel sito.

Perciò ricordati: prendere spunto sì, copiare no!

 

#6. Ottimizzazione SEO

 

Testi scritti bene, ok. Capacità linguistiche di tutto rispetto, fantastico. Tutto perfetto, se non fosse che non hai inserito le parole chiave più importanti. Risultato: testi inefficaci o, quantomeno, introvabili sul motore di ricerca. Un vero guaio se tieni conto che ormai gran parte del traffico web passa attraverso Google. La realtà dei fatti è presto detta: devi essere presente nei risultati di ricerca di Google.

Per far sì che gli utenti trovino le pagine del tuo sito quando inseriscono una query di ricerca su Google (per esempio “vino rosso di qualità” oppure “vino rosso da acquistare online”) è necessario ottimizzare i tuoi contenuti in ottica SEO. Senza scendere in tediosi dettagli tecnici (la SEO è una disciplina essenzialmente tecnica), la cosa che mi sento di consigliarti è di utilizzare strumenti come Ubersuggest per individuare le parole chiave da inserire nei tuoi contenuti, per agganciare così gli utenti che cercano informazioni su Google.

 

#7. Affidabilità delle informazioni

 

Hai inserito tutte le keywords, hai trovato un tuo stile, hai fatto tutto come si deve. Bene, ottimo, ma attenzione all’aspetto più delicato della questione: l’affidabilità dei contenuti. Non farti prendere troppo dallo scellerato entusiasmo che ti porta a scrivere cose inesatte, non vere, a pompare alcuni aspetti solo per renderli più roboanti a discapito della realtà oggettiva.

Mantieni sempre un alto grado di verità, scrivi solo informazioni vere e non cedere mai alla tentazione di gonfiare alcuni aspetti. L’unico risultato che potresti ottenere è il crollo della tua reputazione online, con tanti saluti per i tuoi affari. Dimostra invece con i fatti di essere una fonte affidabile.

 

Ok il contenuto testuale, ma occhio alle performance

Dopo aver definito l’importanza del contenuto testuale e aver descritto, per sommi capi, alcuni punti fermi per la costruzione di testi di qualità, bisogna analizzare un’altra prerogativa dei siti aziendali di successo: le performance del sito.

Puoi costruire il sito più bello del mondo, avere i testi più fighi e coinvolgenti dell’universo ma se il tuo sito è troppo lento come tempi di caricamento sarà tutto inutile. Un cliente che vuole dare un’occhiata alla tua vetrina digitale e si troverà dinnanzi a una lentezza insostenibile, stai pur certo che abbandonerà presto il sito per andare direttamente su quelli dei concorrenti.

C’è solo un modo per evitare questo disastro: scegliere un servizio web hosting di qualità per far sì che il sito sia sempre veloce e stabile.

 

Per concludere

Chiudo questo mio articolo dicendo che, secondo quella che è la mia esperienza professionale, le aziende che conquistano una maggiore visibilità rispetto alle altre non sono quelle che vendono i prodotti migliori ma quelle che comunicano in modo più adeguato rispetto ai tempi e al proprio target.

Il mio consiglio finale è quello di costruire, intorno al tuo Brand, una sorta di “narrativa aziendale”, rendendo il pubblico partecipe di ogni singolo capitolo della tua storia. Una sorta di Storytelling Food & Beverage che renda la tua “natura” uno strumento efficacissimo per aumentare il fatturato e la popolarità.

 

Guest post scritto da Vincenzo Abate

Vincenzo Abate

Copywriter. Vincenzo è nato a Cosenza il 16/06/1984. Dopo gli studi in ambito umanistico, inizia il suo percorso professionale come Copywriter e Social Media Manager per il provider hosting Keliweb, collaborando con diverse testate online come SEMrush e Pirati Grafici e anche con Web Agency.

 

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